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FLORICOLTURA

Gerbera

Sono portati da lunghi steli coperti da una leggera peluria bianca. Per la loro forma e struttura i fiori di gerbera sono simili ad una margherita,ma più eleganti sia per i lunghi petali appuntiti, sia per i colori brillanti che vanno dal bianco al giallo fino al rosso-scuro. Ogni fiore, se fecondato, può produrre numerosissimi piccoli semi, fusiformi e appuntiti, caratterizzati da una corona di peli piumosi.

La Gerbera  è un genere di piante erbacee della famiglia delle Asteraceae,originario dell'Africa,dell'Asia e del Sudamerica.

Le Gerbere presentano foglie lanceolate e lobate, disposte a rosetta. Invecchiando, le foglie diventano pubescenti nella pagina inferiore e si abbassano per lasciare spazio alle nuove piccole foglie che, nei primi giorni si presentano bianche e pelose.I fiori, a capolino, sono molto durevoli e decorativi e compaiono all'inizio dell'estate. 


Garofano - Dianthus barbatus 


Il Dianthus barbatus, detto garofano del poeta, è una specie del genere Dianthus originaria del sud Europa e di parte dell'Asia, che è divenuta una popolare pianta ornamentale. È una pianta erbacea biennale o poliennale ma di breve vita. La pianta selvatica produce fiori rossi su base bianca, ma coltivata ha colori in un insieme variegato di bianco, rosa, rosso e purpureo. I fiori sono eduli e possono avere proprietà medicinali. La pianta attira api, uccelli e farfalle.


Il secco del Bonsai

Mostra Bonsai


MERCATO DEI FIORI - TERLIZZI (BARI)

Tutto nasce intorno agli anni cinquanta del secolo appena trascorso quando alcuni pionieri, riconvertirono i propri orti in variopinti poderi. Furono i garofani, nelle diverse varietà, “pezzature” e colori, a farla da padrone: con marcia inarrestabile conquistarono, complice il mercato che ne fece un prodotto di largo consumo, sempre maggiori terreni di coltura.Nel 1967 Terlizzi contava una superficie coltivata a fiori di circa 85 ettari: di questi 60 a pien’aria, il rimanente coperti a serre.Da quelle prime esperienza di strada ne è stata fatta e da colture strettamente legate alla stagionalità, si è passati alle colture in serra. Queste ultime, agli esordi fatte con travicelli di legno e coperture di teli di plastica trasparente, sono ora tra le realtà più tecnologicamente avanzate, informatizzate e dotate di impianti di riscaldamento, illuminazione e concimazione. Dalla coltivazione improvvisata dei primi tempi, a prevalente conduzione familiare e con predilezione per poche specie (soprattutto garofani e gladioli), si è passati, infatti, a colture sempre più diversificate per qualità, quantità, tempi di produzione. Un impulso determinante alla crescita degli operatori e del comparto, fu data oltre che dai sempre più frequenti corsi di formazione, anche dall’istituzione, a metà degli anni Sessanta del secolo scorso, della Scuola Sperimentale di Floricoltura, poi Istituto Professionale per l’Agricoltura, voluta dal barone Gennaro de Gemmis nella allora famosa “tenuta” di S. Giuliano. La stessa Università di Bari, sulla spinta della realtà terlizzese, istituì presso la Facoltà di Agraria il corso di insegnamento di Floricoltura: fu il riconoscimento, atteso, dell’importanza economica assunta dal settore.Attualmente il florovivaismo a Terlizzi può contare su oltre 460 aziende, dislocate su ben 700 ettari con fatturati di centinaia di migliaia di euro. Insomma la floricoltura è una voce importante, la più importante, dell’economia cittadina e anche delle città vicine dove le colture floricole si sono gradualmente estese.


Orchidea

Le Orchidacee (Orchidaceae) sono una famiglia di piante monocotiledoni appartenenti all'ordine delle Orchidales.I loro fiori sono comunemente chiamati orchidee. Questa famiglia è costituita da piante erbacee perenni, alcune delle quali sono in grado di assorbire dall'acqua presente nell'ambiente le sostanze necessarie alla loro sopravvivenza tramite le radici aeree (autotrofia) e capaci anche di nutrirsi assimilando sostanze da organismi in decomposizione (sapròfite).

Le foglie delle Orchidacee sono sempre intere e malgrado la loro natura polimorfa hanno una struttura lineare, che a volte può apparire carnosa e di forma tubolare.Spesso alla base si sviluppano degli pseudobulbi i quali possono assumere forma corta e arrotondata, appiattita ed ovoidale, oppure lunga e cilindrica; sono tutti organi questi che hanno una funzione di assimilatori di riserva.